CARL GUSTAV JUNG E L'INCONSCIO COLLETTIVO


Carl Gustav Jung


Carl Gustav Jung nasce in Svizzera, sul lago di Costanza, nel 1875. Attraverso gli studi di medicina si avvicina alla psichiatria e scopre la psicoanalisi di Freud, della quale diviene un grande sostenitore. Per alcuni anni è uno degli allievi prediletti dello stesso Freud.                 Presto tuttavia appaiono le prime divergenze tra i due, profondamente diversi anche per carattere, e nel 1912 il loro rapporto si interrompe. Da questo momento egli inizia a elaborare una nuova teoria, detta psicologia analitica, che si caratterizza, rispetto alle teorie freudiane, per una maggiore apertura verso gli elementi non razionali della psiche.
Uomo di grande cultura, Jung studia a fondo il materiale mitologico, letterario e religioso di tutti i tempi e di tutti i paesi. Viaggia in Africa, in India, nel Nord America ed entra in contatto con numerose popolazioni, di cui studia i miti, i riti e le abitudini. E’ infatti convinto che esista, oltre all’inconscio personale, del singolo individuo, anche un inconscio collettivo, comune agli uomini di tutti i tempi.
I contenuti di questo inconscio collettivo si sarebbero espressi, nel corso dei secoli, in immagini, miti, credenze religiose che Jung ritrova, identici, nelle culture di popoli di epoche e luoghi diversi.
L'inconscio collettivo
Jung si è sporcato le mani nell'inconscio: non lo ha solo esplorato e conosciuto attraverso le esperienze cliniche con i suoi pazienti, ma lo ha attraversato attraverso la propria sofferenza e il proprio dolore. 
Attraversare e vivere la malattia psichica, portò Jung a suddividere l'inconscio in personale e collettivo. Se l'inconscio personale è patrimonio del singolo individuo ed è frutto delle sue esperienze di vita strettamente individuali, l'inconscio collettivo è archetipico. Archetipo, dal greco "modello originario" indica l'insieme delle idee, simboli e rappresentazioni depositate all'interno del nostro inconscio.
La relazione tra inconscio personale e inconscio collettivo rende unico ogni essere umano e rende unica la patologia di cui quell'individuo si fa portatore.
Immagine correlata

Commenti

Post più popolari